Il Mediterraneo è un mare caldo e tranquillo. Gli antichi Greci fondarono delle colonie lungo tutte le sue coste. Un audace marinaio si spinse molto oltre e giunse a scoprire la “Ultima Thule”, un mondo gelido del settentrione.
Nel 300 a.C. circa Pitea, un navigante della colonia greca di Marsiglia, iniziò un viaggio straordinario per la sua epoca.
Salpò per Cadice, in Spagna, e da là puntò a nord. Approdò in Britannia e la esplorò (fra l’altro, visitò le famose miniere di stagno della Cornovaglia), calcolandone con stupefacente approssimazione sia la distanza sia le dimensioni.

Ripreso il viaggio, Pitea scopri una terra coperta di ghiacci, che chiamò Thule: era, probabilmente, la Norvegia o l’Islanda.
Pitea fu uno dei primi veri e propri geografi, in quanto riportò dai suoi viaggi note molto dettagliate, in cui descriveva persino che cosa mangiavano i popoli incontrati.