A causa di una malattia subita nell’infanzia, Helen Keller rimase cieca, sorda e muta. Con l’aiuto di una insegnante devota, superò i suoi handicap e lavorò per aiutare ciechi e sordi.
Helen nacque negli Stati Uniti nel 1880. Visse per sei anni in un mondo di buio e di silenzio, finché incontrò Anne Sullivan, una insegnante della scuola per ciechi di Boston. Anne insegnò alla ragazza a “parlare”.
Dapprima le batteva sul dorso della mano i segni dell’alfabeto, finché giunse a comunicarle in tal modo i nomi dei diversi oggetti. Nel giro di due anni, Helen imparò a leggere e a scrivere in Braille, lo speciale alfabeto per ciechi. Poi imparò anche a parlare, toccando la gola di Anne per sentire vibrare la sua voce, e con lo stesso sistema arrivò a far sentire la sua voce.
Helen, sempre con Anne al fianco, andò all’università e passò la sua vita scrivendo e lavorando per i ciechi e per i sordi di tutto il mondo.