Nel 1866 il chimico Louis Pasteur, francese, fu il primo a capire che sono dei microscopici organismi, i germi, a causare le malattie. Questo fu uno solo dei molti meriti di questo scienziato.
Louis Pasteur (1822-1895) nato il 27 dicembre 1822 fu non un biologo o un medico, ma un chimico.
Nel 1854 decise di studiare la fermentazione del vino e della birra, e dimostrò che nel fenomeno è coinvolto un organismo vivente, il lievito (i saccaromiceti).
Poi, per impedire che il vino, con l’età, inasprisse, ebbe l’idea di bollirlo a 49 °C per uccidere i lieviti non desiderati.
Tale tecnica, usata ancora oggi per uccidere i germi del latte, è detta “pastorizzazione”.
Nel 1860 Pasteur dimostrò la infondatezza di un’altra teoria fino ad allora accettata, che i micro-organismi sono generati dal nulla, dalla decomposizione delle sostanze.
Dimostrò che l’aria contiene le spore di micro organismi già esistenti (i germi), che possono infettare cibi e altre sostanze.
Nel 1865 contribui a salvare l’industria della seta scoprendo un piccolo parassita che uccideva i bachi da seta.
Nel 1881 mise a punto un vaccino per l’antrace, una malattia di bovini e ovini; quattro anni dopo, una serie di memorabili esperienze lo condussero alla scoperta della vaccinazione antirabbica.
L’Istituto Pasteur, fondato a Parigi nel 1888 per la cura della rabbia, è oggi il centro di ricerche biologiche più famoso del mondo.
APPROFONDIMENTI: